Page 33 - Il Cortile dei Gentili
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“Cortile” è di “creare fratellanza in un mondo che ne ha tanto bisogno”. I credenti e i non credenti devono ritro- varsi in un dialogo di vita, al di là di ogniideologia. Questo, ovviamente, non oscu-ra la questione di Dio. Papa Benedetto loa ermava nel discorso fondante del “Cor-tile dei Gentili”: “Dobbiamo preoccuparciche l’uomo non accantoni la questione suDio come questione essenziale della suaesistenza.” Il “Cortile” vuole o rire “unospazio di preghiera” per “persone che co-noscono Dio soltanto da lontano; che sonoscontente con i loro dèi, riti, miti; che de-siderano il Puro e il Grande, anche se Diorimane per loro il “Dio ignoto”. Conclude-va Papa Ratzinger: “Essi devono poter pre-gare il Dio ignoto e così tuttavia essere inrelazione con il Dio vero, anche se in mez-zo ad oscurità di vario genere.” Questo è loscopo ultimo degli incontri del “Cortile”: preoccuparsi a nché l’uomo contemporaneo accetti tale questione e la nostalgia che in essa si nasconde. A Parigi, nella Cattedrale Notre-Dame, credenti e non credenti hanno sperimentato questa fratellanza nel si- lenzio della notte: un gruppo in ginocchio o seduto a terra attorno a una Croce di luce, leggendo testi sacri e lodando con i salmi, un gruppo in piedi, come in un abbraccio, ascoltando in silenzio, godendo la dolcezza dell’incontro misterioso; una la di uomini e donne che legava l’interno del tempio con il mondo esterno, simbolo dell’interiorità della coscienza con l’esteriori- tà della vita mondana, la contemplazione con l’azione. Chi era presente sa quanto era forte la comunione nella comune umanità in un tempio aperto a tutti, credenti e non credenti.“Non abbiate paura di confrontarvi con la sorgente prima e ultima della bellezza, di dialogarecon i credenti, con chi, come voi,si sente pellegrino nel mondo e nella storia verso la Bellezza in nita! La fede non toglie nulla al vostro genio, alla vostra arte, anzi li esalta e li nutre, li incoraggia a varcarela soglia e a contemplare con occhi a ascinati e commossi la méta ultima e de nitiva, il sole senza tramonto che illumina e fa belloil presente.”Benedetto XVI