Page 38 - Il Cortile dei Gentili
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Micol FortiDirettrice della Collezione di arte moderna dei Musei Vaticaniintervista diStas GawronskiL’Arte delQuale immagine le viene in mente quando parliamo del “Cortile dei Gentili”?L’esperienza del “Cortile dei Gentili” è forse uno degli episodi più innovativi e in qualche modo rivoluzio- nari che si sono aperti sulla scena culturale degli ul- timi anni. L’idea, il progetto così tenacemente voluto dal Card. Ravasi, di costruire un luogo di incontro e di scontro, di confronto tra persone e punti di vista di e- renti, tra fedi, ideologie che possano incontrarsi su dei temi comuni, è sicuramente uno dei progetti più ambi- ziosi del Ponti cio Consiglio della Cultura.Poter sintetizzare questa s da attraverso la storia dell’ar- te, la storia delle immagini, potrebbero es- sere in qualche modo complesso e al tempo stesso a ascinante, perché l’arte ha lo stra- ordinario potere di sintetizzare le idee e di essere anche profeta in qualche modo delfuturo.Dunque se dobbiamo guardare al passato, una delle immagini simbolo potrebbe essere “La scuola di Ate- ne” di Ra aello, che un Ra aello giovanissimo, appe- na venticinquenne, dipinge nelle sue stanze, che an- cora portano il suo nome, ma che di fatto decoravano l’appartamento del suo Ponte ce Giulio II. Ecco nella Stanza della Segnatura, che accoglie “La scuola di Ate- ne”, era conservata la biblioteca del Ponte ce, e sotto quello speci co a resco i libri che raccontavano di  lo-“l’arte ha lo straordinario potere di sintetizzare le idee e di essere in qualche modo profeta del futuro.”


































































































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