Page 5 - Il Cortile dei Gentili
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Forse Paolo, l’apostolo, aveva proprio in mente quel muro divisorio– che allora separava rigorosamente il cortile del tempio di Gerusalemme ove erano ammessi i Gentili, ossia i pagani, i «non credenti» agli occhi degli Ebrei di quel tempo, dallo spazio riservato ai fedeli israeliti – quando scriveva ai cristiani della città greco romana di Efeso queste parole: «Cristo ha abbattuto il muro di separazione che divideva» quei due popoli, «per creare dei due un solo uomo nuovo facendo la pace e riconciliando tutti e due».Sulla scia di questa immagine, evocata anche dal papa Benedetto XVIin un suo importante discorso, il Ponti cio Consiglio della Cultura ha pensato di collaborare alla demolizione di un muro che in questi ultimi tempi si è elevato no a impedire l’incrocio degli sguardi e delle paroletra i due di erenti «cortili» simbolici. Il desiderio è quello di tessereun dialogo, pur tenendo ciascuno i piedi piantati nel proprio territorio, cioè rispettando la propria identità.Un dialogo che si svolga intorno alle interrogazioni radicali che toccanoi grandi temi come la vita e la morte, il vero e il falso, l’amore e il dolore,il bene e il male, libertà e solidarietà, parola e silenzio.Un dialogo che non esiti anche a inoltrarsi sui sentieri d’alturadella trascendenza e del mistero, ove compare la domanda estrema sull’Ignoto, lo Sconosciuto, il Dio che «è noto in Giuda», ossia al credente, come dice la Bibbia. Come scriveva un losofo contemporaneo,«ciò che stupisce spesso non è la nostra di coltà a parlare di Dio,ma la nostra di coltà a tacere di lui».Il “Cortile dei Gentili” è, quindi, il luogo ove si cercano percorsi comuni, senza scorciatoie ma anche senza diversivi e dispersioni, ove l’ascoltoè speci co, pur nella di erenza delle prospettive. Uno scrittore cattolico francese, Pierre Reverdy, era convinto che «ci sono atei feroci che si interessano di Dio più di certi credenti frivoli e leggeri» e credenti che si interessano dell’uomo e del mondo molto più di certi atei banali e sarcastici.