Page 54 - Il Cortile dei Gentili
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le loro domande radicali, a volte critiche o aggressive, sia la di coltà a formularle per paura di scoprirsi trop- po. Come ci invita a fare Papa Francesco nella Evangelii gaudium (49;51), riconosciamo in questi atteggiamenti solo in apparenza negativi quei segni dei tempi che ci provocano a pensare meglio e in comune – ossia sen- za risposte preconfezionate - e ci invitano a formulare, nel complesso contesto attuale, un linguaggio teologico sensato e signi cativo, capace di parlare-a e di far par- lare-tra di loro, ma sul crinale, le persone credenti, atee, agnostiche; capace quindi di toccare la corda giusta per far risuonare la musica adatta a tras gurare ogni scon- tro in un confronto e - perché no? - in un incontro.Da qui, immaginiamo, l’idea del Blog?Sì. Attraverso questo strumento, e la corrispondente pagina facebook, abbiamo trovato un modo adeguato per permettere agli studenti e alle studentesse di espri- mere i loro talenti attraverso delle ri essioni personali sui più disparati argomenti: dal silenzio alla parola, pas- sando per l’inquietudine e il perdono, no alla bellezza della giustizia ed alle contaminazioni tra pensiero cre-dente, agnostico e ateo. Un vera e pro- pria biblioteca virtuale, come l’ha de - nita Mimmo Muolo, per la qualità dei commenti che vi si possono leggere...Ma allora bisognerebbe premiarli questi ragazzi?E così abbiamo fatto! Nel senso che, successivamente al Blog, abbiamo re- alizzato, di concerto con il Ministero dell’Istruzione, un Concorso Naziona-le per ogni ordine e grado di scuola intitolato “Scienze umane, naturali e religiose in dialogo”. Si è voluto dare in tal modo, agli alunni e alle alunne, la possibilità non solo di cimentarsi con un tema scelto di anno in anno, ma soprattutto di ricevere dei premi strettamente cul- turali, sia per la partecipazione - video e libri dedicati ai Cortili dei Gentili svolti - sia per la vittoria - viaggio a Roma con visita ai Musei Vaticani e al MaXXI.La parola greca dialogos ha due signi cati fondamentali: il primo, è l’incrocio, dià, tra due logoi. Anche se i logoi hanno una loro autonomia, hanno una loro identità, e a volte una diversità radicale, è importante che si incrocino. Ma dia-logos in greco vuol dire anche penetrare nel discorso, cioè scavare, approfondire.