Page 14 - Il Cortile dei Gentili
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dimostrare l’esistenza di Dio. Scriveva, infatti, in Lacri- me e santi: «Quando voi ascoltate Bach vedete nascere Dio... Dopo un oratorio, una cantata o una “Passione”, Dio deve esistere... Pensare che tanti teologi e loso hanno sprecato notti e giorni a cercare prove dell’esi- stenza di Dio, dimenticando la sola!».Cioran accusa l’Occidente di un delitto estremo, quello dell’aver estenuata e dis- seccata la potenza generatrice del Vangelo: «Consumato no all’osso, il cristianesimo ha smesso di essere una fonte di stupore e di scandalo, ha smesso di scatenare vizi edi fecondare intelligenze e amori». Questo Qohelet-Ec- clesiaste moderno si trasforma, allora, in una sorta di “mistico del Nulla”, lasciando intravedere il brivido del- le “notti dell’anima” di certi grandi mistici come Gio- vanni della Croce o Angelo Silesio, risalendo no allo sconcertante cantore del nesso Dio-Nulla, il celebre Meister Eckhart medievale. «Ero ancora un bambino, quando conobbi per la prima volta il sentimento del nulla, in seguito a un’illuminazione che non riuscirei a de nire». Un’epifania di luce oscura, potremmo dire con un ossimoro usato dal Giobbe biblico.Dio e il Nulla«Si ha sempre qualcuno sopra di sé – continuava –; al di là di Dio stesso si eleva il Nulla». Ma ecco il pa- radosso: «Il campo visivo del cuore è: il mondo, più Dio, più il Nulla. Cioè tutto». E allora questa è la sua conclusione: «E se l’esistenza fosse per noi un esilio e il Nulla una patria?». Il Nulla – sempre per ossimoro – diventa il nome di un Dio, certamente ben diverso dal“Una vita senza ricerca non mette conto di essere vissuta”PlatoneApologia di Socrate