Page 13 - Il Cortile dei Gentili
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“Sul piano della religione,il confronto con la tradizioneci consente di capire che la fedenon è solamente un vicolo cieco, come diceva Diderot.Condannando la fede, la loso a dell’illuminismo ha privato il bisogno di conoscenza di un fondamento importante.Per me il bisogno di credereè il fondamento del sapere...Noi atei dobbiamo riscoprire le radici di tale bisogno, favorendo in questo modo il dialogo tra credentie non credenti, un dialogo alla pari dove ciascuno possa spiegaree difendere le proprie posizioni.”Julia Kristevauno straniero per la polizia, per Dio, perme stesso». È forse questa la più lapidariae folgorante carta d’identità di Emil Cio-ran, nato l’8 aprile 1911 a Rasinari, nella Transilvania rumena. Come è noto, que-sto inclassi cabile scrittore-pensatore nel1937, a 26 anni, migrò a Parigi, ove con-dusse il resto della sua vita no alla morteavvenuta nel 1995. Straniero, quindi, perla sua patria d’origine, che aveva cancel-lato dalla sua anagrafe personale, abban-donandone anche la lingua. Straniero perla nazione che l’aveva ospitato, a causa delsuo costante isolazionismo: «Sopprimevodal mio vocabolario una parola dopo l’altra. Finito il massacro, una sola rimase come superstite: Solitudine. Mi risvegliai appagato».Straniero, in ne, per Dio, lui che era glio di un prete ortodosso. Talmente straniero da iscriversi alla «razza degli atei», eppure con un’insonne ansia di inseguimen- to nei confronti del mistero divino: «Mi sono sempre aggirato attorno a Dio come un delatore: incapace di invocarlo, l’ho spiato». Cioran, infatti, si è appostato a più riprese per tendere agguati a Dio costringendolo a reagire e quindi a svelarsi. Signi cativo è il dialogo che a distanza intavolò col teologo Petre Tutea. Costui non aveva abbandonato la sua terra, nonostante 13 anni tra- scorsi nelle prigioni di Ceausescu, né tanto meno la sua fede, a tal punto da replicare a Cioran così: «Senza Dio l’uomo rimane un povero animale, razionale e parlante, che non viene da nessuna parte, e va non si sa dove». In realtà, il suo interlocutore non era strettamente ateo né agnostico, tant’è vero che era giunto al punto di sug- gerire ai teologi una sua particolare via “estetica” perHip Hop Event, The Kennedy Center, Cortile di Washington, 11 aprile 2014